State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...

State buoni , Se potete - San Filippo Neri ...
State buoni , Se potete - San Filippo Neri ... Tutto il resto è vanità. "VANITA' DELLE VANITA '> Branduardi nel fim - interpreta Spiridione. (State buoni se potete è un film italiano del 1983, diretto da Luigi Magni, con Johnny Dorelli e Philippe Leroy).

lunedì 5 agosto 2013

Della sorte di questo blog e di molti altri ... che mi sono rimasti nel cuore.

immagine web
"Sai, gli esseri umani vengono a conoscenza in continuazione di cose nuove, e poco alla volta cambiano. E' inevitabile, poi, che ne dimentichino o che ne eliminino qualcuna.
 E tutto perché hanno troppe cose da fare." 
da  La Casa di Alchemilla Tsugumi di Banana Yoshimoto

QUANDO ENTRO IN UN BLOG SOLARE*
                   "bello interessante ricco di vita di Amore"
            e poi ritorno e mi rendo conto che è fermo da ...
            un mese , un anno ...  una vita.
Ogni tanto ritorno a VISITARLO  con la SPERANZA di ritrovarlo aperto...VIVO!
O leggere un post come quello di Chiara .
GiuMa

Le mie foto
Da  nellamiasoffitta

Questa è la prima volta che succede da cinque anni a questa parte, ossia da quando decisi di aprire un blog e scrivere di me, della mia vita, dei miei pensieri di donna.
Manco da più di un mese e per la prima volta questa mia soffitta non mi è mancata. I giorni sono trascorsi veloci ma lenti, ricchi ma leggeri, presa da mille e più impegni, lavoro, giochi e faccende quotidiane, una meravigliosa settimana di mare inclusa.
Manco da più di trenta giorni eppure nonostante io abbia vissuto momenti così pieni e preziosi, ricchi di emozioni ed anche di qualche grande novità, io per la prima volta qui non so di cosa parlare.
Ed allora provo a rileggere le antiche pagine del mio blog chiedendomi per quale mia spinta interna questo sia nato. Voglia di raccontare? Voglia di raccontarsi? Voglia di condividere i miei istanti di vita per renderli ancora più speciali? Voglia di trasmettere un messaggio? Voglia di mettere in luce e far riaffiorare tutto quello che di bello nella vita c'è?
Si, penso che sia stato per tutto questo ma anche per altro. Forse anche un pò per il bisogno di colmare un piccolo vuoto. Un vuoto di tempo. Un vuoto di impegni. Un vuoto di pensiero. E forse anche un pò per il desiderio di compiacere e di farsi compiacere come se questa mia preziosa vita ne avesse veramente bisogno.
Ecco io ora mi ritrovo a chiedermi se davvero abbia un senso continuare a mostrarmi con foto e parole qui, in queste pagine aperte al mondo, in questo mare in cui tante persone speciali ho incontrato ma che ultimamente un pò mi intimorisce suggerendomi di preservare di più l'intimità mia e dei miei cari.
Per la prima volta ho dei dubbi. Mi chiedo perchè la mia semplice esistenza dovrebbe poi interessare agli altri. E se interessa perchè interessa? Prima queste domande non me le ponevo, oggi si.
Un pò di tempo fa una delle mie lettrici mi ha scritto in privato chiedendomi di toglierle una enorme curiosità (così la chiamò) ossia capire se io sono felice così come traspare nei miei post e se mio figlio è l'idillio che appare dalle mie foto oppure no.
Questa semplice domanda che io immagino sia stata posta con spontaneità mi ha colpito e scosso moltissimo. Forse se non fosse stata posta come "un' enorme curiosità" ma semplicemente come momento di confronto e condivisione di stati d'animo, forse io nel rispondere non mi sarei sentita così turbata.
Da sempre su queste pagine ho digitato lettere con il cuore leggero e le dita veloci. Oggi un pò di questa spontaneità l'ho persa e forse è giusto che sia così.
Sto cercando di capire che strada far prendere a questo mio blog che tanto amo. Sto cercando di comprendere in che modo io possa tenerlo vivo rispettando il mio essere ed i miei bisogni di oggi.
Sarei un'ipocrita se vi dicessi che scrivo solo per il desiderio di scrivere. Scrivere su un blog aperto al pubblico significa aspettarsi che qualcuno ti legga e che torni a leggerti, che ti lasci un commento o un pensiero su cui riflettere e che ti supporti e ti motivi nel continuare a scrivere ed offrire un pò di te.
Vorrei chiedervi di supportarmi in questo momento di riflessione e di aiutarmi a capire perchè questa mia soffitta dovrebbe rimanere aperta. Perchè vi passate e vi fermate a leggere. Cosa vi piace e cosa vorreste continuare a trovarvi.
Grazie se vorrete aiutarmi...
...una Chiara confusa ma felice...



Io partirei da questa ultima frase ...... "una Chiara confusa ma felice..."

A Chiara , sono passato tante volte
 "Nella Mia soffitta" senza intervenire ma la
tua è la soffitta che tutti vorremmo

 e i commenti al tuo ultimo post ne danno conferma. 
Non so come aiutarti ...
Conoscerai certamente la poesia in prosa,
Desiderata, dello scrittore statunitense di Max Ehrmann, © 1927 
Ti cito solo il finale tratto da "Desiderata" 
(Desiderata è parola latina, neutro plurale. Significa “cose desiderate” )
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Nonostante tutta la sua falsità, il lavoro ingrato ed i sogni infranti,
questo è ancora un mondo meraviglioso.
Sii allegro.
Sforzati di essere felice.
Ciao da GIULIANO


di questi tempi essere confusi ma felici non è male.



Le mie foto
Nella mia soffitta...
Care, care tutte...Le vostre parole mi hanno permesso di capire e di capirmi. Di fare un pò di luce dentro di me ed in questa mia soffitta.Ancora non so bene con precisione come questo "luogo" si evolverà. Almeno per il momento ho capito che non voglio assolutamente chiuderlo!Grazie per tutti i vostri commenti di affetto, per avermi regalato i vostri punti di vista e per avermi consigliato di continuare ad essere e fare semplicemente solo quello che mi è più naturale.Tornerò presto con qualche aggiornamento. Ringraziandovi ancora con tutto il mio cuore,Chiara


ULTIME... FANTASTICHE NOTIZIE


MERCOLEDÌ 30 APRILE 2014

Una settimana fa a quest'ora le contrazioni che già avvertivo dalle 4 di mattina cominciano ad essere più regolari e dolorose. Sono quasi le 16.00. Chiedo a Giacomo di poterlo accompagnare per andare a prendere Davide a scuola. Ho bisogno di svagarmi e soprattutto di camminare perchè appena mi siedo la situazione si blocca. Sono riuscita a stento a ritornare a casa. Ormai le contrazioni sono ogni 6-8 minuti. Forse è l'ora di andare in ospedale.
Arriviamo ed alla visita il medico del pronto soccorso ci comunica che la dilatazione è già di 3 cm e che dopo il monitoraggio mi porteranno in sala parto. Non possiamo crederci! Siamo alla vigilia della quarantesima settimana e tra pochissimo potremo abbracciare la nostra bambina!
Dopo il monitoraggio esco ad attendere il mio turno nel corridoio del pronto soccorso. Ora le contrazioni sono ogni 2-3 minuti. Dolorose e davvero troppo ravvicinate. Un'ostetrica di turno si propone di accompagnarmi in sala parto. Ci arriviamo a piedi con 4-5 soste intermedie necessarie per farmi riprendere il fiato. Mi fanno entrare lasciando Giacomo fuori ad attendermi. Il tempo di farmi sistemare nella mia stanza. Cominciano a farmi mille domande su di me e sulla mia gravidanza, domande alle quali con grande difficoltà riesco a rispondere. Ora il dolore diventa davvero duro da gestire. Respiro piano, a fondo. Visualizzo dentro di me immagini felici, gioiose ma il solo pensiero di dover arrivare a 10 cm di dilatazione sopportando tutto questo dolore mi incute una paura pazzesca, soprattutto ricordando tutte le ore che richiesero il parto del mio primo bambino. Chiedo all'infermiera l'epiderule. Ne ho bisogno! Prima però deve arrivare l'ostetrica a visitarmi. Ora le contrazioni mi lasciano davvero senza fiato. Mi sento drogata dal dolore. Non riesco a connettere eppure il mio corpo è vigile, è attento, si muove assecondando ogni singola contrazione. L'ostetrica mi comunica che sono a 7-8 cm di dilatazione e che con qualche spinta la bimba è fuori. Ora non mi importa più niente dell'epidurale. Voglio solo veder nascere la mia bambina. Vedo la meta vicina! Chiedo che facciano entrare Giacomo che ormai è già da un'ora che aspetta fuori.
Spingi! E urlo. Ho dolore ed ho paura. Penso che non riuscirò mai a far nascere questa bambina. L'ostetrica mi dice che se urlo la spinta esce dalla bocca invece di convogliarsi nella giusta direzione. Trattengo il respiro e spingo. Sento il mio corpo aprirsi. E' una sensazione spaventosa eppure continuo a spingere ed ad ogni spinta, ad ogni contrazione, l'intento diventa più convinto, nonostante tutto. Basta farmi sentire con la mano la testina della piccolina che ora il desiderio supera ogni dolore, ogni paura.
La testa. La spalla. E poi a sgusciare via è tutto il corpo. La mia bimba piange. A pieni polmoni grida "Io ci sono!" alla vita. Ora è sul mio seno ancora sporca di sangue e vernice caseosa. La guardo negli occhi e subito di lei m'innamoro. E' bella. E' bellissima la mia bambina. La osservo da lontano mentre la lavano e la vestono con i primi indumenti di questo nuovo mondo. Poi Giacomo viene verso di me e mi sussurra "Aurora!". Io non capisco gli chiedo "Aurora cosa?". E lui "Aurora, il suo nome, Aurora!".
Abbiamo atteso nove mesi per offrirle un nome. Ora è tutto così ovvio Aurora è sempre stato e sarà il suo nome. Sorridiamo felici! Aurora è la nostra bambina.


da >>>>nellamiasoffitta.blogspot.it aurora-e-la-nostra-bambina
Immagine dal web

Dal SOLARE* Blog : Estate incantata di Lara Ferri

E così finisce un blog, non con uno schianto, ma con una nenia

Citando il conosciutissimo verso di Eliot, comunico che questo blog verrà chiuso...

giovedì 18 aprile 2013



PS:

Da forze buone, miracolosamente accolti,

qualunque cosa accada, attendiamo confidenti.

Dio è con noi alla sera e al mattino

E, stanne certa, in ogni nuovo giorno
Dietrich Bonhoeffer



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